martedì 19 novembre 2019

Gesù e la provvidenza di Dio

Gesù venne per realizzare il Regno di Dio sulla terra
Sin dalla caduta, la volontà di Dio si è focalizzata sullo scopo della restaurazione. Dio è determinato a salvare l’umanità, a mostrare alle persone come possono uscire dallo stato caduto ed entrare nell’ideale originale della creazione. Questa è la restaurazione o la provvidenza di salvezza. Nel corso della storia le persone non sono state nella posizione di salvare se stesse; la salvezza, invece, viene da Dio. Dio deve mandare un Salvatore per rivelare al mondo il Suo ideale originale di creazione. Quest’uomo era Gesù Cristo.
Come sapete, l’intenzione originale di Dio per questo mondo, non sarebbe stata solo la perfezione di un individuo, ma avrebbe portato alla perfezione della famiglia. Questo si sarebbe espanso alla perfezione del clan, della società, della nazione e del mondo. Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione senza cadere, oggi il mondo sarebbe stato completamente diverso. Non vedremmo tutte le scene disgustose a cui assistiamo ogni giorno, e non vedremmo neanche le barriere di lingue e le barriere nazionali che separano le persone. Inoltre, ogni individuo vivrebbe per realizzare concretamente la perfezione e potrebbe chiaramente pianificare il suo modo di vita per raggiungere alla fine il Regno dei Cieli. Oggi il problema è che gli uomini non conoscono il Dio vivente e non hanno una giusta direzione. La gente vive una vita sbandata, alla cieca. Nell’ideale originale questo non succederebbe mai; tutti sarebbero guidati alla perfezione in un modo perfettamente conforme alla volontà di Dio e nessuno potrebbe o vorrebbe vivere al di fuori di quella volontà.
Se non ci fosse stata la caduta, gli uomini sarebbero cittadini del Regno di Dio sulla terra. I cittadini del Regno di Dio inizieranno la loro vita qui sulla terra e dopo aver portato a termine la loro vita qui, saranno elevati automaticamente nel Regno di Dio in Cielo, dove continueranno come famiglie.
Nella mente di Dio c’è sempre stato un progetto, il piano originale che è sempre stato e sempre rimarrà perfetto, anche se la realizzazione fisica di questo piano non si è ancora vista. Gesù pregò: “Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra”. Gesù conosceva la perfezione della volontà di Dio in Cielo e portò quella volontà sulla terra, venendo a stabilire la perfezione qui. Questo era il piano di Dio.
Gesù vivente era il perfetto mediatore della salvezza
Gesù Cristo venne per compiere la volontà di Dio, per trasmettere la volontà di Dio alla nazione scelta di Israele. Dio si stava muovendo in una certa direzione e Gesù Cristo si muoveva parallelamente a quella direzione, quindi, certamente, il popolo d’Israele avrebbe dovuto muoversi in modo parallelo a Gesù. Se tutti e tre si fossero mossi parallelamente in una sola direzione, la volontà suprema di Dio si sarebbe potuta realizzare in quella nazione. Dio e Gesù erano uniti, e tutto ciò che occorreva era che il popolo di Israele si unisse a Gesù. Dopo la realizzazione a livello nazionale, l’espansione di quella realizzazione a livello mondiale sarebbe stata assicurata.
Gesù venne come un sacerdote per essere ricevuto dal popolo d’Israele. Portò la grande opportunità di realizzare la condizione per la restaurazione del giardino di Eden. Tutto fu perduto nel giardino di Eden, ma tutto avrebbe potuto essere restaurato dalla nazione scelta d’Israele se essa si fosse unita al Messia. Le battaglie cruente che sono avvenute per tanti secoli dopo la comparsa di Gesù non sarebbero mai dovute succedere. Dio aveva preparato Israele per tante migliaia di anni perché fosse pronta ad accettare il Messia alla sua venuta. Anche se Gesù non apparve nel modo in cui la maggior parte degli ebrei del suo tempo lo aspettava, essi avrebbero dovuto avere lo stesso la saggezza di accettare il Messia e lavorare insieme a lui alla sua venuta. Così Giovanni Battista, preparando la via a Gesù, dichiarò al mondo: “Pentitevi, perché il Regno di Dio è vicino”.
Il Messia poteva capire e ragionare col cuore di Dio, così poteva essere unito all’amore di Dio. Le qualità umane eccezionali della sua personalità gli permettevano di collegarsi al popolo di Israele. Lui era il ponte fra Dio e tutto il mondo caduto e, accettandolo, il popolo avrebbe accettato Dio e si sarebbe unito a Lui. La volontà di Dio era che il Messia fosse accettato, non respinto. Gesù era veramente il Messia e attraverso la totale obbedienza del popolo egli avrebbe dovuto ricevere il potere di guidare Israele.
La morte di Gesù non fu un suicidio, fu un’esecuzione. Oggi la dottrina cristiana predica la salvezza per mezzo del sangue di Gesù, ma dobbiamo chiederci se Dio e Gesù aderiscono a questa dottrina. Nella Bibbia si narra la storia di una prostituta che era stata condannata a morte e stava per essere lapidata. Gesù disse alle persone che si erano riunite intorno a lei: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”. Tutti, imbarazzati, lasciarono cadere le loro pietre. Dopo che tutti se ne furono andati con vergogna, Gesù parlò alla donna accusata dicendole: “Non ti ha condannato nessuno? Nemmeno io ti condanno. Va’ e non peccare più”. Cosa significa questo? Con le sue parole Gesù offriva il perdono. Prima ancora che Gesù versasse una goccia di sangue, c’era già la salvezza. Nessuno doveva aspettare che Gesù morisse. C’era salvezza nell’accettare la parola di Gesù. Questo è nella Bibbia. Gesù non dava un buono dicendo: “Vi perdonerò e salverò, ma aspettate finché muoio sulla croce”. Gesù offriva la salvezza a tutti con la parola di Dio. Il piano di salvezza di Dio non richiedeva spargimento di sangue. La parola salvezza significa che il giardino di Eden sarà qui sulla terra, con uomini, donne e famiglie vive. Ciò di cui abbiamo bisogno è la realizzazione da vivi, non lo spargimento di sangue e la morte.
Adamo, Gesù e il Secondo Avvento hanno lo stesso scopo
Dio, tuttavia, non ha ancora visto la perfezione del Suo piano originale qui sulla terra, nemmeno dopo la venuta di Gesù Cristo. A causa della crocifissione Gesù non poté realizzare pienamente lo scopo della sua venuta, la realizzazione dell’ideale di Eden. Non era affatto il piano originale di Dio realizzare l’ideale uccidendo il Messia. Se questo era veramente il metodo di Gesù, allora sarebbe bastato semplicemente mandarlo in una nazione che non era preparata a capirlo. A volte il sacrificio è necessario, ma Dio non intendeva il sacrificio della vita umana come la chiave per completare la salvezza. A causa della crocifissione, Gesù Cristo non poté portare l’umanità al massimo grado della perfezione individuale o alla perfezione della famiglia, della società o della nazione. Perciò è del tutto logico che il Messia debba venire una seconda volta.
Cosa farà Gesù quando verrà?
Verrà per spazzare via il mondo? La parola “giudizio” spesso è fraintesa nel senso che Dio nell’ira spazzerà via tutto. Questo non è lo scopo per cui il Messia viene una seconda volta. Lo scopo è realizzare la missione che è rimasta incompiuta 2000 anni fa, lavorare per la perfezione dell’individuo, della famiglia, della società, della nazione e del mondo. Il giudizio è il lavoro costruttivo di Dio per vedere realizzato il Regno di Dio qui sulla terra.
Il lavoro di Dio è realistico e fisico. Interpretando la Bibbia alla lettera, tanti cristiani si aspettano la comparsa di Gesù nel cielo, ma ci sono problemi con questa visione. Le persone concepiscono Dio come un essere soprannaturale, qualcuno che compirebbe perfino il miracolo di far venire Gesù sulle nuvole. Ma perché in questo caso sarebbe necessario il Cristianesimo? Perché sarebbe necessaria la fede? Perché Dio, tanto per cominciare, non ha usato il potere soprannaturale per costruire il Suo Regno? Perché ha dovuto aspettare 6.000 anni per realizzare questo?
Voglio che sappiate che la volontà di Dio nel mandare Gesù Cristo 2.000 anni fa è perfettamente parallela alla venuta di Adamo nel giardino di Eden. Il Signore del Secondo Avvento verrà per lo stesso scopo. In altre parole, la volontà di Dio, lo scopo di Adamo, lo scopo di Gesù e lo scopo del Secondo Avvento sono tutti identici. La verità è immutabile, essendo l’inizio e la fine. La volontà di Dio non può essere cambiata o offuscata dal tempo ma sarà sempre la stessa. Dio ha una formula e quando sarà realizzata, Dio la suggellerà. Quella particolare formula è ancora lì, incompiuta; Dio sta aspettando che l’uomo realizzi quello standard puro, incontaminato.
Gesù il vero uomo, unito a Dio
Chi è un vero uomo? Il Presidente degli Stati Uniti è automaticamente un vero uomo? Il vero uomo è colui che si adatta perfettamente alla struttura di Dio, cioè, se Dio è rotondo, quel vero uomo è perfettamente rotondo, e se Dio è quadrato, quel vero uomo è perfettamente quadrato. Dal giorno alla notte, dall'eternità all’eternità, egli non devierà da quello standard.
Come sappiamo che Gesù era un vero uomo? Non aveva scritto un grosso segno sulla fronte o si era laureato all’università. Non aveva nessuna grandezza o potere straordinari. Perché sappiamo che era un vero uomo? Sappiamo che Gesù era un vero uomo perché il suo modo di vita era conforme alla volontà di Dio e corrispondeva perfettamente alla descrizione del modo di vita di Dio. Sappiamo che Gesù Cristo nacque unicamente per la volontà di Dio, che visse esclusivamente per la volontà di Dio e morì esclusivamente per la volontà di Dio. Nel momento critico della sua morte sulla croce, Gesù morì come un Messia e con la dignità di un Messia, non come un uomo ordinario, un uomo triste o un uomo che si nascondeva. Gesù non poteva rinunciare alla volontà di Dio provando risentimento per l’ostinata opposizione delle persone ai suoi sforzi per salvarle. Provava profondamente questo sentimento: “Anche se ora l’impero romano si oppone a me, riceverà la mia misericordia. Anche se gli ebrei mi vengono contro, riceveranno la mia misericordia”. Perciò Gesù aveva spazio per perdonarli, spazio per pregare per loro ed abbracciarli.
Gesù era un vero uomo perché visse perfettamente la vita di Dio. Era un Dio che camminava. Non c’era nessuna separazione fra Dio e Gesù e poiché nessuno può distruggere Dio, nessuno può distruggere Cristo. La crocifissione non fu la distruzione di Gesù; Dio manifestò il potere della resurrezione, in modo che il mondo potesse vedere che Gesù non era mai stato distrutto.
Quale atteggiamento è necessario per poter ricevere il Messia?
Poiché la realizzazione della perfezione non fu compiuta in Israele, Dio preparò il Cristianesimo come seconda Israele, come la base sulla quale poteva venire il secondo Messia. Porre questa base è compito del Cristianesimo. Lo scopo finale dei cristiani di tutto il mondo è ricevere il Messia. Tanti cristiani pensano che il Messia ordinerà che avvengano miracoli straordinari che risolveranno tutti i problemi del mondo in un momento, trasformando in un attimo il mondo nel Regno di Dio. Questa è la loro comprensione ambigua, ma non può assolutamente essere così.
Quando il Messia verrà la seconda volta, partirà dal fondo della situazione umana e avanzerà, un passo dopo l’altro, fino alla sommità del regno. Il Messia porta il modello che il resto del mondo deve seguire e non scenderà a compromessi con il mondo. Darà inizio allo scontro finale fra il bene e il male. Secondo lo standard originale di Dio, i cristiani dell’era moderna sono pronti per essere elevati nel Regno di Dio in cielo come uomini e donne perfetti? Assolutamente no. Devono trasformarsi e cambiare per conformarsi al modello che il Messia porterà; come seconda Israele, i cristiani devono essere le prime persone a cambiare stessi secondo quel modello.
Tanti cristiani hanno aspettato costantemente che il Messia ritorni su una nuvola. Se venisse su una nuvola, magari indossando un paracadute, sarebbe indubbiamente riconosciuto e onorato come il Messia. Ma non esiste proprio alcuna possibilità che non venga su una nuvola e appaia invece come una persona comune? Dopo tutto, di che genere di Messia avrebbe bisogno l’umanità: di uno che scende dalle nuvole come un essere soprannaturale, praticamente un essere non-umano; oppure di qualcuno che è uno come noi, con lo stesso corpo e la stessa mente? Certamente le persone hanno bisogno di una persona reale con la quale stabilire un rapporto nella posizione di Cristo.
Gesù descrisse se stesso come “la via, la verità e la vita”. Non faceva veramente nessuna differenza il modo in cui venne nel mondo – anche se fosse venuto sulle nuvole, le nuvole non sono la via, la verità e la vita. Era Gesù stesso che era importante, nient’altro. Tuttavia egli venne nel mondo, insegnò chiaramente il modo di vivere, la verità per l’umanità e come conquistare la vita. Inoltre Gesù era “l’amore”; lui non disse questo, ma era l’amore per il mondo.
L’umanità preferirebbe ricevere un Messia venuto in modo spettacolare su una nuvola, senza insegnare ed essere tutte quelle cose che era Gesù, oppure un Messia venuto normalmente, ma che era capace di trasmettere quei concetti preziosi? Certamente l’umanità apprezzerebbe il secondo tipo di Messia.
Quanto conoscete la volontà di Dio? Tanti cristiani sono convinti che la volontà di Dio per loro è che cerchino il loro pezzetto di Cielo personale, senza preoccuparsi del destino del resto del mondo. Intanto la nazione e il mondo stanno crollando e, invece di sentirsi responsabili, aspettano che Dio metta a posto tutto. Questo non è vero Cristianesimo.
Io voglio che sappiate chiaramente che la meta di Dio e di Gesù è il mondo, non solo un uomo, una razza, un popolo o una nazione. Dio intendeva che il Messia realizzasse la perfezione, non che creasse una moltitudine di confessioni. Dio è ancora determinato a realizzare quello scopo finale della perfezione e dell’unità fra le persone. Come può un Cristianesimo diviso e litigioso, mostrare l’esempio dell’ideale di Gesù?
Io ho visto com’è il Regno di Dio nel mondo spirituale e alla fine anche voi vedrete che il Regno di Dio non è organizzato con le stesse divisioni fra le religioni che ci sono qui. Una simile separazione è veramente contraria alla volontà di Dio. I conflitti e le divisioni fra le persone religiose sono stati trasferiti nel mondo spirituale e addolorano Dio. Eppure questa è stata la fede tradizionale.
Come potete diventare veri figli e vere figlie di Cristo?
Noi crediamo in Gesù Cristo come il Salvatore e il Messia perché vogliamo anche noi diventare i figli e le figlie che possono realizzare la volontà di Dio. Gesù morì per la missione, non per conquistare il suo pezzetto di Cielo personale. Perciò, non preoccupatevi del vostro Cielo, ma preoccupatevi di portare il Regno di Dio nella vostra società e in questo mondo. Se siete così, quando direte a Dio: “Io non voglio andare nel Regno di Dio”, Dio vi rincorrerà e vi metterà personalmente nella posizione più alta del Suo Regno.
Gesù non si lamentò mai con Dio per il comportamento ribelle di quello stesso popolo che era stato mandato a salvare e non smise mai di curarsi di loro. Questo non era il cuore di Gesù. Gesù sapeva chiaramente che la sua missione non era semplicemente la salvezza di Israele, ma del mondo. Gesù, come figlio di Dio, era perfettamente unito a Dio nella volontà e nel cuore. E grazie a questa unità Gesù Cristo poté morire volentieri per il resto del mondo.
Come potete diventare veri figli e vere figlie di Cristo? Unendovi perfettamente a Gesù Cristo, unendovi al suo spirito e unendovi al suo cuore. Se siete perfettamente uniti a Gesù Cristo, potete essere un sacrificio volontario per la salvezza del resto del mondo. Dio sarebbe molto contento di sentire Gesù pregare: “Dio, la Tua meta è la salvezza del mondo. Ti prego, usa me e i miei fratelli e sorelle cristiane come Tuo sacrificio per realizzare la Tua volontà.” I veri cristiani sono quelli che sono disposti a sacrificare se stessi, la loro chiesa e la loro confessione per realizzare la volontà di Dio per la salvezza del mondo.
Guardando i 2.000 anni di storia cristiana possiamo vedere che milioni di cristiani hanno pregato Dio profondamente e senza egoismo. All’inizio del Cristianesimo, quale pensate fosse la preghiera predominante? La supplica costante dei cristiani a Dio era: “Signore, per favore manda di nuovo Tuo figlio come hai promesso”. Questo era molto diverso dal tipo di preghiere che la maggior parte delle persone sta facendo oggi: “Signore, per favore, aiuta la mia famiglia a prosperare; benedici la mia chiesa, etc.”.
Un vero cristiano non potrebbe pregare per l’aiuto e la benedizione di Dio solo per la sua famiglia. Quelli che pregano solo per la loro parte di benedizione di Dio non andranno a finire in Cielo. Dopo aver conosciuto la verità sulla situazione di Dio possiamo solo pregare così: “Dio, sono pronto ad essere il Tuo sacrificio. Usami come Tuo strumento; realizza la Tua volontà per la salvezza del mondo attraverso di me”. Questo tipo di persone creeranno il Regno di Dio.
Sun Myung Moon



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