
Gesù venne per realizzare il Regno di
Dio sulla terra
Sin dalla caduta, la volontà di Dio si è
focalizzata sullo scopo della restaurazione. Dio è determinato a salvare
l’umanità, a mostrare alle persone come possono uscire dallo stato caduto ed
entrare nell’ideale originale della creazione. Questa è la restaurazione o la
provvidenza di salvezza. Nel corso della storia le persone non sono state nella
posizione di salvare se stesse; la salvezza, invece, viene da Dio. Dio deve
mandare un Salvatore per rivelare al mondo il Suo ideale originale di
creazione. Quest’uomo era Gesù Cristo.
Come sapete, l’intenzione originale di
Dio per questo mondo, non sarebbe stata solo la perfezione di un individuo, ma
avrebbe portato alla perfezione della famiglia. Questo si sarebbe espanso alla
perfezione del clan, della società, della nazione e del mondo. Se Adamo ed Eva
avessero raggiunto la perfezione senza cadere, oggi il mondo sarebbe stato
completamente diverso. Non vedremmo tutte le scene disgustose a cui assistiamo
ogni giorno, e non vedremmo neanche le barriere di lingue e le barriere
nazionali che separano le persone. Inoltre, ogni individuo vivrebbe per
realizzare concretamente la perfezione e potrebbe chiaramente pianificare il
suo modo di vita per raggiungere alla fine il Regno dei Cieli. Oggi il problema
è che gli uomini non conoscono il Dio vivente e non hanno una giusta direzione.
La gente vive una vita sbandata, alla cieca. Nell’ideale originale questo non
succederebbe mai; tutti sarebbero guidati alla perfezione in un modo
perfettamente conforme alla volontà di Dio e nessuno potrebbe o vorrebbe vivere
al di fuori di quella volontà.
Se non ci fosse stata la caduta, gli
uomini sarebbero cittadini del Regno di Dio sulla terra. I cittadini del Regno
di Dio inizieranno la loro vita qui sulla terra e dopo aver portato a termine
la loro vita qui, saranno elevati automaticamente nel Regno di Dio in Cielo,
dove continueranno come famiglie.
Nella mente di Dio c’è sempre stato un
progetto, il piano originale che è sempre stato e sempre rimarrà perfetto,
anche se la realizzazione fisica di questo piano non si è ancora vista. Gesù
pregò: “Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in
terra”. Gesù conosceva la perfezione della volontà di Dio in Cielo e portò
quella volontà sulla terra, venendo a stabilire la perfezione qui. Questo era
il piano di Dio.
Gesù vivente era il perfetto mediatore
della salvezza
Gesù Cristo venne per compiere la
volontà di Dio, per trasmettere la volontà di Dio alla nazione scelta di
Israele. Dio si stava muovendo in una certa direzione e Gesù Cristo si muoveva
parallelamente a quella direzione, quindi, certamente, il popolo d’Israele
avrebbe dovuto muoversi in modo parallelo a Gesù. Se tutti e tre si fossero
mossi parallelamente in una sola direzione, la volontà suprema di Dio si sarebbe
potuta realizzare in quella nazione. Dio e Gesù erano uniti, e tutto ciò che
occorreva era che il popolo di Israele si unisse a Gesù. Dopo la realizzazione
a livello nazionale, l’espansione di quella realizzazione a livello mondiale
sarebbe stata assicurata.
Gesù venne come un sacerdote per essere
ricevuto dal popolo d’Israele. Portò la grande opportunità di realizzare la
condizione per la restaurazione del giardino di Eden. Tutto fu perduto nel
giardino di Eden, ma tutto avrebbe potuto essere restaurato dalla nazione
scelta d’Israele se essa si fosse unita al Messia. Le battaglie cruente che
sono avvenute per tanti secoli dopo la comparsa di Gesù non sarebbero mai
dovute succedere. Dio aveva preparato Israele per tante migliaia di anni perché
fosse pronta ad accettare il Messia alla sua venuta. Anche se Gesù non apparve
nel modo in cui la maggior parte degli ebrei del suo tempo lo aspettava, essi
avrebbero dovuto avere lo stesso la saggezza di accettare il Messia e lavorare
insieme a lui alla sua venuta. Così Giovanni Battista, preparando la via a
Gesù, dichiarò al mondo: “Pentitevi, perché il Regno di Dio è vicino”.
Il Messia poteva capire e ragionare col
cuore di Dio, così poteva essere unito all’amore di Dio. Le qualità umane
eccezionali della sua personalità gli permettevano di collegarsi al popolo di
Israele. Lui era il ponte fra Dio e tutto il mondo caduto e, accettandolo, il
popolo avrebbe accettato Dio e si sarebbe unito a Lui. La volontà di Dio era
che il Messia fosse accettato, non respinto. Gesù era veramente il Messia e
attraverso la totale obbedienza del popolo egli avrebbe dovuto ricevere il
potere di guidare Israele.
La morte di Gesù non fu un suicidio, fu
un’esecuzione. Oggi la dottrina cristiana predica la salvezza per mezzo del
sangue di Gesù, ma dobbiamo chiederci se Dio e Gesù aderiscono a questa
dottrina. Nella Bibbia si narra la storia di una prostituta che era stata
condannata a morte e stava per essere lapidata. Gesù disse alle persone che si
erano riunite intorno a lei: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”.
Tutti, imbarazzati, lasciarono cadere le loro pietre. Dopo che tutti se ne
furono andati con vergogna, Gesù parlò alla donna accusata dicendole: “Non ti
ha condannato nessuno? Nemmeno io ti condanno. Va’ e non peccare più”. Cosa
significa questo? Con le sue parole Gesù offriva il perdono. Prima ancora che
Gesù versasse una goccia di sangue, c’era già la salvezza. Nessuno doveva
aspettare che Gesù morisse. C’era salvezza nell’accettare la parola di Gesù.
Questo è nella Bibbia. Gesù non dava un buono dicendo: “Vi perdonerò e salverò,
ma aspettate finché muoio sulla croce”. Gesù offriva la salvezza a tutti con la
parola di Dio. Il piano di salvezza di Dio non richiedeva spargimento di
sangue. La parola salvezza significa che il giardino di Eden sarà qui sulla
terra, con uomini, donne e famiglie vive. Ciò di cui abbiamo bisogno è la
realizzazione da vivi, non lo spargimento di sangue e la morte.
Adamo, Gesù e il Secondo Avvento hanno
lo stesso scopo
Dio, tuttavia, non ha ancora visto la
perfezione del Suo piano originale qui sulla terra, nemmeno dopo la venuta di
Gesù Cristo. A causa della crocifissione Gesù non poté realizzare pienamente lo
scopo della sua venuta, la realizzazione dell’ideale di Eden. Non era affatto
il piano originale di Dio realizzare l’ideale uccidendo il Messia. Se questo
era veramente il metodo di Gesù, allora sarebbe bastato semplicemente mandarlo
in una nazione che non era preparata a capirlo. A volte il sacrificio è
necessario, ma Dio non intendeva il sacrificio della vita umana come la chiave
per completare la salvezza. A causa della crocifissione, Gesù Cristo non poté
portare l’umanità al massimo grado della perfezione individuale o alla
perfezione della famiglia, della società o della nazione. Perciò è del tutto
logico che il Messia debba venire una seconda volta.
Cosa farà Gesù quando verrà?
Verrà per spazzare via il mondo? La
parola “giudizio” spesso è fraintesa nel senso che Dio nell’ira spazzerà via
tutto. Questo non è lo scopo per cui il Messia viene una seconda volta. Lo
scopo è realizzare la missione che è rimasta incompiuta 2000 anni fa, lavorare
per la perfezione dell’individuo, della famiglia, della società, della nazione
e del mondo. Il giudizio è il lavoro costruttivo di Dio per vedere realizzato il
Regno di Dio qui sulla terra.
Il lavoro di Dio è realistico e fisico.
Interpretando la Bibbia alla lettera, tanti cristiani si aspettano la comparsa
di Gesù nel cielo, ma ci sono problemi con questa visione. Le persone
concepiscono Dio come un essere soprannaturale, qualcuno che compirebbe perfino
il miracolo di far venire Gesù sulle nuvole. Ma perché in questo caso sarebbe
necessario il Cristianesimo? Perché sarebbe necessaria la fede? Perché Dio,
tanto per cominciare, non ha usato il potere soprannaturale per costruire il
Suo Regno? Perché ha dovuto aspettare 6.000 anni per realizzare questo?
Voglio che sappiate che la volontà di
Dio nel mandare Gesù Cristo 2.000 anni fa è perfettamente parallela alla venuta
di Adamo nel giardino di Eden. Il Signore del Secondo Avvento verrà per lo
stesso scopo. In altre parole, la volontà di Dio, lo scopo di Adamo, lo scopo
di Gesù e lo scopo del Secondo Avvento sono tutti identici. La verità è
immutabile, essendo l’inizio e la fine. La volontà di Dio non può essere cambiata
o offuscata dal tempo ma sarà sempre la stessa. Dio ha una formula e quando
sarà realizzata, Dio la suggellerà. Quella particolare formula è ancora lì,
incompiuta; Dio sta aspettando che l’uomo realizzi quello standard puro,
incontaminato.
Gesù il vero uomo, unito a Dio
Chi è un vero uomo? Il Presidente degli
Stati Uniti è automaticamente un vero uomo? Il vero uomo è colui che si adatta
perfettamente alla struttura di Dio, cioè, se Dio è rotondo, quel vero uomo è
perfettamente rotondo, e se Dio è quadrato, quel vero uomo è perfettamente
quadrato. Dal giorno alla notte, dall'eternità all’eternità, egli non devierà
da quello standard.
Come sappiamo che Gesù era un vero uomo?
Non aveva scritto un grosso segno sulla fronte o si era laureato
all’università. Non aveva nessuna grandezza o potere straordinari. Perché
sappiamo che era un vero uomo? Sappiamo che Gesù era un vero uomo perché il suo
modo di vita era conforme alla volontà di Dio e corrispondeva perfettamente
alla descrizione del modo di vita di Dio. Sappiamo che Gesù Cristo nacque
unicamente per la volontà di Dio, che visse esclusivamente per la volontà di
Dio e morì esclusivamente per la volontà di Dio. Nel momento critico della sua
morte sulla croce, Gesù morì come un Messia e con la dignità di un Messia, non
come un uomo ordinario, un uomo triste o un uomo che si nascondeva. Gesù non
poteva rinunciare alla volontà di Dio provando risentimento per l’ostinata
opposizione delle persone ai suoi sforzi per salvarle. Provava profondamente
questo sentimento: “Anche se ora l’impero romano si oppone a me, riceverà la
mia misericordia. Anche se gli ebrei mi vengono contro, riceveranno la mia
misericordia”. Perciò Gesù aveva spazio per perdonarli, spazio per pregare per
loro ed abbracciarli.
Gesù era un vero uomo perché visse
perfettamente la vita di Dio. Era un Dio che camminava. Non c’era nessuna
separazione fra Dio e Gesù e poiché nessuno può distruggere Dio, nessuno può
distruggere Cristo. La crocifissione non fu la distruzione di Gesù; Dio
manifestò il potere della resurrezione, in modo che il mondo potesse vedere che
Gesù non era mai stato distrutto.
Quale atteggiamento è necessario per
poter ricevere il Messia?
Poiché la realizzazione della perfezione
non fu compiuta in Israele, Dio preparò il Cristianesimo come seconda Israele,
come la base sulla quale poteva venire il secondo Messia. Porre questa base è
compito del Cristianesimo. Lo scopo finale dei cristiani di tutto il mondo è
ricevere il Messia. Tanti cristiani pensano che il Messia ordinerà che avvengano
miracoli straordinari che risolveranno tutti i problemi del mondo in un
momento, trasformando in un attimo il mondo nel Regno di Dio. Questa è la loro
comprensione ambigua, ma non può assolutamente essere così.
Quando il Messia verrà la seconda volta,
partirà dal fondo della situazione umana e avanzerà, un passo dopo l’altro,
fino alla sommità del regno. Il Messia porta il modello che il resto del mondo
deve seguire e non scenderà a compromessi con il mondo. Darà inizio allo
scontro finale fra il bene e il male. Secondo lo standard originale di Dio, i
cristiani dell’era moderna sono pronti per essere elevati nel Regno di Dio in
cielo come uomini e donne perfetti? Assolutamente no. Devono trasformarsi e
cambiare per conformarsi al modello che il Messia porterà; come seconda
Israele, i cristiani devono essere le prime persone a cambiare stessi secondo
quel modello.
Tanti cristiani hanno aspettato
costantemente che il Messia ritorni su una nuvola. Se venisse su una nuvola,
magari indossando un paracadute, sarebbe indubbiamente riconosciuto e onorato
come il Messia. Ma non esiste proprio alcuna possibilità che non venga su una
nuvola e appaia invece come una persona comune? Dopo tutto, di che genere di
Messia avrebbe bisogno l’umanità: di uno che scende dalle nuvole come un essere
soprannaturale, praticamente un essere non-umano; oppure di qualcuno che è uno
come noi, con lo stesso corpo e la stessa mente? Certamente le persone hanno
bisogno di una persona reale con la quale stabilire un rapporto nella posizione
di Cristo.
Gesù descrisse se stesso come “la via,
la verità e la vita”. Non faceva veramente nessuna differenza il modo in cui
venne nel mondo – anche se fosse venuto sulle nuvole, le nuvole non sono la
via, la verità e la vita. Era Gesù stesso che era importante, nient’altro.
Tuttavia egli venne nel mondo, insegnò chiaramente il modo di vivere, la verità
per l’umanità e come conquistare la vita. Inoltre Gesù era “l’amore”; lui non
disse questo, ma era l’amore per il mondo.
L’umanità preferirebbe ricevere un
Messia venuto in modo spettacolare su una nuvola, senza insegnare ed essere
tutte quelle cose che era Gesù, oppure un Messia venuto normalmente, ma che era
capace di trasmettere quei concetti preziosi? Certamente l’umanità
apprezzerebbe il secondo tipo di Messia.
Quanto conoscete la volontà di Dio?
Tanti cristiani sono convinti che la volontà di Dio per loro è che cerchino il
loro pezzetto di Cielo personale, senza preoccuparsi del destino del resto del
mondo. Intanto la nazione e il mondo stanno crollando e, invece di sentirsi
responsabili, aspettano che Dio metta a posto tutto. Questo non è vero
Cristianesimo.
Io voglio che sappiate chiaramente che
la meta di Dio e di Gesù è il mondo, non solo un uomo, una razza, un popolo o
una nazione. Dio intendeva che il Messia realizzasse la perfezione, non che
creasse una moltitudine di confessioni. Dio è ancora determinato a realizzare
quello scopo finale della perfezione e dell’unità fra le persone. Come può un
Cristianesimo diviso e litigioso, mostrare l’esempio dell’ideale di Gesù?
Io ho visto com’è il Regno di Dio nel
mondo spirituale e alla fine anche voi vedrete che il Regno di Dio non è
organizzato con le stesse divisioni fra le religioni che ci sono qui. Una
simile separazione è veramente contraria alla volontà di Dio. I conflitti e le
divisioni fra le persone religiose sono stati trasferiti nel mondo spirituale e
addolorano Dio. Eppure questa è stata la fede tradizionale.
Come potete diventare veri figli e vere
figlie di Cristo?
Noi crediamo in Gesù Cristo come il
Salvatore e il Messia perché vogliamo anche noi diventare i figli e le figlie
che possono realizzare la volontà di Dio. Gesù morì per la missione, non per
conquistare il suo pezzetto di Cielo personale. Perciò, non preoccupatevi del
vostro Cielo, ma preoccupatevi di portare il Regno di Dio nella vostra società
e in questo mondo. Se siete così, quando direte a Dio: “Io non voglio andare
nel Regno di Dio”, Dio vi rincorrerà e vi metterà personalmente nella posizione
più alta del Suo Regno.
Gesù non si lamentò mai con Dio per il
comportamento ribelle di quello stesso popolo che era stato mandato a salvare e
non smise mai di curarsi di loro. Questo non era il cuore di Gesù. Gesù sapeva
chiaramente che la sua missione non era semplicemente la salvezza di Israele,
ma del mondo. Gesù, come figlio di Dio, era perfettamente unito a Dio nella
volontà e nel cuore. E grazie a questa unità Gesù Cristo poté morire volentieri
per il resto del mondo.
Come potete diventare veri figli e vere
figlie di Cristo? Unendovi perfettamente a Gesù Cristo, unendovi al suo spirito
e unendovi al suo cuore. Se siete perfettamente uniti a Gesù Cristo, potete
essere un sacrificio volontario per la salvezza del resto del mondo. Dio
sarebbe molto contento di sentire Gesù pregare: “Dio, la Tua meta è la salvezza
del mondo. Ti prego, usa me e i miei fratelli e sorelle cristiane come Tuo
sacrificio per realizzare la Tua volontà.” I veri cristiani sono quelli che
sono disposti a sacrificare se stessi, la loro chiesa e la loro confessione per
realizzare la volontà di Dio per la salvezza del mondo.
Guardando i 2.000 anni di storia
cristiana possiamo vedere che milioni di cristiani hanno pregato Dio
profondamente e senza egoismo. All’inizio del Cristianesimo, quale pensate
fosse la preghiera predominante? La supplica costante dei cristiani a Dio era:
“Signore, per favore manda di nuovo Tuo figlio come hai promesso”. Questo era
molto diverso dal tipo di preghiere che la maggior parte delle persone sta facendo
oggi: “Signore, per favore, aiuta la mia famiglia a prosperare; benedici la mia
chiesa, etc.”.
Un vero cristiano non potrebbe pregare
per l’aiuto e la benedizione di Dio solo per la sua famiglia. Quelli che
pregano solo per la loro parte di benedizione di Dio non andranno a finire in
Cielo. Dopo aver conosciuto la verità sulla situazione di Dio possiamo solo
pregare così: “Dio, sono pronto ad essere il Tuo sacrificio. Usami come Tuo
strumento; realizza la Tua volontà per la salvezza del mondo attraverso di me”.
Questo tipo di persone creeranno il Regno di Dio.
Sun Myung Moon
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